giovedì 31 agosto 2023

Tassa sui rifiuti. Una proposta

Qualche tempo fa, leggendo un libro di Vincenzo Visco, "La guerra delle tasse", mi ha molto colpito una riflessione dell'autore, secondo cui il patto sociale è un patto fiscale e viceversa. Le persone convivono e accettano di pagare le tasse perché così tutti possono usufruire dei servizi che lo stato mette loro a disposizione. Partendo da qui, mi sono messo a pensare alle ragioni dell'abitare nei piccoli comuni e ne ho concluso che le tasse non sono un aspetto secondario di una dignitosa qualità della vita. È per questo che mi sento di fare una piccola proposta in tema di pagamento della tassa sui rifiuti. Mosso da questo proposito, sono andato a leggere il regolamento comunale TARI relativo al comune di Lungro, regolamento recentemente modificato.

 In tema di riduzioni delle utenze domestiche, l'agevolazione è del 30% per tipologia di soggetti: nucleo familiare composto da un'unica persona, abitazioni ad uso stagionale, soggetti che risiedano all'estero per almeno sei mesi all'anno (art.23 comma 1). Si potrebbe proporre, invece, di legare la riduzione sia per la quota variabile che per quella fissa alla situazione economica del contribuente. Stabilire delle riduzioni in base all'Isee. In tal modo, il pagamento della tassa risulterebbe molto più in sintonia con la condizione dei cittadini, garantendo il principio costituzionale secondo cui “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” (art.53 Cost.). Legare le agevolazioni a degli scaglioni Isee garantirebbe una maggiore equità, avvicinando l'ente comunale alle esigenze dei cittadini.

 Naturalmente una simile innovazione determinerebbe una diminuzione di gettito che dovrebbe essere a carico del bilancio generale del Comune. Non so al momento che spazi di manovra ci potrebbero essere, anche perché confesso di non conoscere l'attuale bilancio dell'ente. Voglio però precisare che un sistema del genere è ampiamente in uso in tanti comuni. Senza andare lontano, si può guardare a Castrovillari.

 Abitare in un piccolo comune dovrebbe avere dei vantaggi che dovrebbero riguardare anche il pagamento delle tasse, tali da compensare i disagi che necessariamente in questi ultimi decenni hanno caratterizzato la situazione delle aree interne, con una pesante riduzione dei servizi.